24 luglio 2008

Ti condanno al... museo!


Tratto da www.corriere.it
Idroscalo, la «morte» non dà più spettacolo.

MILANO - Il manichino del «condannato a morte» al Luna EuroPark di Segrate, nei pressi dell'Idroscalo di Milano, è avvolto da un telo blu da ieri sera. La direzione del parco ha deciso di rimuoverlo, dopo una giornata di polemiche e le proteste di numerose associazioni. Anche se il giostraio, proprietario dell'attrazione, Renzo Biancato, spera ancora in una riapertura: «Parlerò con il mio legale. Conosco il direttore da molto tempo e abbiamo deciso insieme la chiusura, ma spero ancora che ci sia una possibilità di riaprirlo, sempre d'intesa con la direzione». VENUTI APPOSTA - Direzione che ha precisato di avere preso la decisione «nel rispetto delle associazioni e dei bambini». Ieri sera, davanti al telo che copre il manichino e la finta sedia elettrica, c'erano alcuni ragazzi venuti apposta per vederlo, dopo aver guardato il filmato su Youtube: «Non è giusto, era solo un fantoccio e non faceva male a nessuno». Di diversa opinione alcune madri a spasso per il parco con i figli: «Era una cosa raccapricciante, che spaventava tutti, specialmente i bambini». LA MORATTI - Il sindaco di Milano Letizia Moratti aveva subito definito «indegno» lo spettacolo e aveva chiesto di interromperlo quanto prima. «Grazie all'intervento pressante del ministro Emma Bonino e all'azione del governo Prodi l'Italia si è battuta strenuamente contro la pena di morte. Non si può fare una battaglia di questo livello e poi permettere che si giochi con macabre riproduzioni di esecuzioni capitali», aveva sottolineato il sindaco. REAZIONI - Il Vicepresidente della Provincia di Milano, Alberto Mattioli, ricevuta telefonicamente la conferma della chiusura dell'attrazione, ha ringraziato in una nota la direzione del parco giochi per il senso di responsabilità e la sensibilità dimostrate nel gestire la vicenda. Il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, sottolinea che la chiusura «non ci esime dall'esprimere esecrazione e dal richiedere alle autorità competenti maggiori controlli. Atti come questo contribuiscono a rendere sempre più cinica la realtà che circonda i soggetti in età evolutiva e dunque sono da ritenersi socialmente dannosi».

Per una volta sono d’accordo, convinto più che mai che sia stato corretto togliere il manichino del “condannato a morte”. Non sono contrario all’attrazione in se, quanto al luogo in cui è stata posizionata: un parco giochi, frequentato soprattutto da bambini e adolescenti, non dovrebbe mai proporre esempi del genere al proprio pubblico. Esempi che però non sono totalmente diseducativi e, a tal proposito, proporrei al signor Biancato, il proprietario dell’attrazione, di collocare il suo nuovo "business" in un museo, tipo quello delle torture. Dove i curatori spiegherebbero, sicuramente meglio e da un punto di vista scientifico, il funzionamento della macchina e, magari, i motivi che spingono gli uomini ad usarla. Motivi che, per quanto mi riguarda, non servono e non serviranno mai a diminuire l’onda di violenza che, purtroppo, sconvolge la società dei giorni nostri. Perchè la pena di morte non è un deterrente utile contro la criminalità, ma soltanto una meschina vendetta di pochi “approvata dalla collettività”.

Per approfondimenti:
http://www.peacelink.it/storia/a/2586.html

2 commenti:

Prefe ha detto...

io non sono d'accordo. Ho trovato il manichino di cattivo gusto, anchio ci ho fatto un post, ma non si probiscono le cose.
Io guardavo ken il guerriero da piccolo. Esplodevano teste e il sangue scorreva copioso!
Lo censuriamo?

Enrico ha detto...

Hai figli? Forse no, se mi hai dato questa risposta. Certe cose devono essere messi nei luoghi giusti, non come gli gira al giostraio di turno. Come spiegheresti ad un bambino di 4 anni questo... divertimento? Con lo stesso criterio, allora, il gestore di turno potrà proiettare film porno nei supermercati soltanto perchè piacciono a lui... Anche io da piccolo guardavo Ken il Guerriero, ma era solo un cartone e lo sapevo: l'attrazione in questione rappresenta molto più di un semplice finto manichino che muore...