9 luglio 2008

Lucignolo, oh tu che mi combini?


Ho appena finito di leggere una feroce critica di Aldo Grasso al programma Lucignolo e sinceramente non capisco tanto questo suo accanimento. Perchè arrabbiarsi tanto per un programma che, tutto sommato, è soltanto lo specchio dei desideri dell’italiano medio?
Perchè il MOIGE (Movimento italiano Genitori) bolla sempre questo (ed altri programmi simili) come “altamente diseducativi”? Io non sono assolutamente d’accordo, visto che ammetto di aver guardato “Lucignolo” e di guardarlo tutt’ora (ma con distacco, visto che nel frattempo faccio anche altro...). Al contrario, considero “Lucignolo” un’ottima palestra per noi genitori. Quando mia figlia sarà più grande, infatti, le dirò senza tanti giri di parole che quel programma “non è la realtà, ma solamente un misero teatrino di figuranti costantemente abbronzati e sorridenti”. Non mi sono mai immedesimato nei suoi protagonisti e le loro “belle vite” (e, dunque, non ho mai provato invidia per ciò che non ho...) ma, al contrario, continuo tutt'ora a ringraziare Dio per avermi regalato una vita “normale”. E’ da anni che la televisione ha perso il suo ruolo informativo, (passandolo ad Internet, un vero media attivo, visto che posso decidere io cosa vedere e cosa no...) trasformandosi in una sorta di circo costruito al solo scopo di intrattenere ed inondare di pubblicità il povero spettatore. Dunque non ci arrabbiamo più di tanto con i produttori, gli autori e tutti coloro che lavorano nella (e per la) televisione: in fondo, non fanno altro che proporci soltanto ciò che vogliamo sentirci dire. E poi, se proprio consideriamo Lucignolo e altri programmi “telespazzatura”, possiamo sempre spegnere la tele e dedicarci ad altro. Magari scoprendo qualcosa di nuovo su Internet, leggendo o, meglio ancora, giocando con i nostri bimbi...

Per approfondimenti:
www.corriere.it/spettacoli/08_luglio_02/lucignolo_aldo_grasso_2046df28-4801-11dd-b8f1-00144f02aabc.shtml

Nessun commento: